La felicità è scrivere senza soffrire


Forse per la prima volta nella mia vita mi accorgo di scrivere con facilità, senza sforzo, anche per parecchio tempo. E’ una sensazione magnifica scrivere senza fatica, percependo che riesci a comunicare il messaggio desiderato nel modo voluto. E’ come correre in mezzo ai prati con il sorriso sulle labbra e un venticello fresco che ti sospinge in avanti. La gioia è ancora maggiore se in passato raramente hai sperimentato questa felicità e leggerezza di scrittura.

Ricordo che nei primi tempi che scrivevo al computer dopo nemmeno un’ora di lavoro ero preso da sbadigli catastrofici, da una stanchezza mortale che mi faceva bruciare gli occhi, senza pensare ai crampi nelle dita o negli avambracci, specie in quello sinistro, o al famigerato tunnel carpale. Avevo dolori dappertutto, la schiena era un tormento. Davvero era un calvario proseguire nella scrittura per lunghi periodi. Dio mio, quanti sbadigli avrò fatto in quei periodi, li ricordo tutti a uno a uno. Cercavo di resistere sulla mia postazione di lavoro, ingozzandomi di caffè oltre ogni limite consentito, mentre limavo qualche capitolo di romanzo o miglioravo qualche dialogo, ma la stanchezza estrema in breve aveva ragione della mia volontà e mi costringeva ad abbandonarmi esausto sul letto. Da lì fissavo il computer con odio, giurando che alla prossima occasione non sarebbe riuscito a mettermi kappaò così presto.
Avevo alcune spiegazioni per questo spiacevolissimo fenomeno. Mi dicevo che le tastiere che usavo erano troppo dure (per anni ho difeso con la vita il possesso di una tastiera da computer 386 a cui ho dedicato un post qui). Le rotelline del mouse si bloccavano spesso facendoti impazzire, la sedia da cucina era dura e scomoda, il tavolo più claustrofobico che stretto e soprattutto il monitor aveva basse frequenze di refresh (i famosi hertz)… per anni ho lavorato con un monitor a 60 hertz senza sapere che in quel modo mi uccidevo gli occhi. Miseriaccia infame, quanto ho sofferto.

Per fortuna da poco più di un anno le cose vanno molto meglio… In questo periodo si sono verificati favorevoli cambiamenti soprattutto i due campi, la comodità degli strumenti di scrittura e il fatto di dover scrivere sul blog.
Per quanto riguarda la comodità operativa, mese dopo mese ho accumulato alcune migliorie alla postazione di lavoro che mi mettono quasi in condizione ottimale per scrivere. Prima di tutto ora posseggo un monitor lcd da 17 pollici che è circa un milione di volte più riposante del vecchio monitor crt in bianco e nero da 14 pollici, comprato tra l’altro di seconda mano. Inoltre ho un tavolo da computer grande, arioso, e una poltroncina regolabile in altezza e inclinazione. Infine l’asso nella manica di recente acquisizione: un set tastiera e mouse senza fili, una benedizione di Dio in quanto a ergonomia (non vorrei bestemmiare, ma la tastiera wireless che ho ora mi sembra perfino più confortevole di quella gloriosa a cui ho da poco fatto il funerale). Il mouse senza fili e senza le maledette rotelline che si bloccavano a ogni pie’ sospinto è un portento.

Il fatto di scrivere per il blog, come ho già detto in altre occasioni, mi ha dato scioltezza, e mi ha allenato ad affrontare il giudizio di un pubblico di lettori che ti fanno capire cosa funziona e cosa no nella tua prosa. Il blog ti fa percepire gli umori e le reazioni della gente come di certo non ti capita se scrivi per te stesso in una stanza isolata dal mondo. Scrivendo post, e leggendo quelli altrui, ti dedichi a un sano tennis letterario, butti la palla nel campo avversario e ti prepari alla risposta con il rovescio incrociato… Non batti palle letterarie in un campo morto in cui nessuno si sogna di dirti o farti capire se giochi bene o male.

Mi sono reso conto della recente facilità di scrittura scrivendo alcuni capitoli di un romanzo che sto revisionando e che spero di pubblicare in un tempo non lontano. Durante la prima stesura del romanzo, risalente a parecchi anni fa, ricordo che buttavo il sangue per procedere; ora invece non ho avuto difficoltà a impostare e finire le scene, sono andato dall’inizio alla chiusura di un capitolo senza sforzo. Nessuno potrà mai sapere che sensazione stupenda sia scrivere con facilità, dopo che per anni hai dovuto combattere contro sbadigli assassini o contro crampi all’avambraccio e altri dolori che quasi ti facevano piangere.

Cruciletterario


Ho creato questo cruciverba per gli appassionati della letteratura. In un secondo momento, se me lo si richiederà pubblicherò lo schema risolto. Le definizioni attinenti alla letteratura sono in corsivo. Buon divertimento a chi si cimenterà.

Orizzontali. 1. Scrittore isolano. 8. Nome maschile più diffuso al femminile. 9. Burdon cantante degli Animals. 12. Francesca narratrice e saggista. 15. Chiedevano chi erano i Beatles. 16. Con Rafael e Herrera nel più noto museo archeologico di Lima. 17. Tradisce nella Chanson de Roland. 20. Raganella arborea. 21. Vladimir di Lolita. 24. Plurale di un noto ingrediente aromatico della cucina. 26. Paolo poeta e librettista tra i massimi esponenti dell'Arcadia. 27. Articolo femminile. 28. Trinity College Dublin. 30. Era nova nella musica. 32. Quello di Samostata parlò del primo viaggio letterario sulla Luna. 35. Fleming creatore di James Bond. 37. Jacques presidente della Commissione Europea dal '95 al '99. 38. Carlo che passò dove Cristo si era fermato. 39. Premio Nobel per la letteratura nel 1947.

1. Comunità Economica Europea. 2. Iniziali del regista di La cicala. 3. Nobel per la letteratura nel 1904. 4. Nome di Asimov. 5. Jack campione della narrativa avventurosa. 6. Marut scrittore anarchico noto pure con lo pseudonimo di B. Traven. 7. Levin di Rosemary's baby. 10. Articolo maschile. 11. Nome del più grande veliero del mondo. 13. Sei romano. 14. Primo pronome personale. 15. Scriveva di lamantini e babirussa. 16. Pseudonimo di Amaliana Cambiasi Negretti. 17. Nobel per la letteratrura nel 1983. 18. Absolute Key Logger. 19. Io e te. 22. Pellegrino gastronomo e scrittore. 23. Giorgio giornalista e scrittore. 25. Iniziali dell'autore di Fontamara. 29. Vidal romanziere. 31. Qualità di legname dello stato indiano del Chhattisgarh. 33. Figlio di Eracle e Onfale. 34. Buntline scrittore, giornalista e pistolero dell'Ottocento. 36. Particella negativa.