La prefazione dei blogger


Ieri sergio berto mi ha fatto rilevare in un commento la mancanza di una prefazione al mio romanzo Atto d'amore. Il fatto è dovuto a un errore editoriale che ha mandato in stampa il libro in anticipo. In un primo tempo non consideravo con favore l'idea di una prefazione. Mi pareva un elemento prolisso in cui qualche personaggio più o meno accademico finisce per dire cose più o meno pompose e più o meno noiose sulla tua storia. Però il lettore ha sempre ragione e ho deciso di rimediare alla mancanza. Ieri sera mi è venuta un'idea che mi pare buona. Invece di interpellare il severo personaggio in questione, che tra l'altro non so manco dove andare a pescare, al mio libro si potrebbe fare una prefazione basata sui commenti di alcuni blogger. Secondo me ne verrebbe fuori una cosa più interessante e frizzante. Si potrebbe introdurre questo contributo con una frase in cui dico grossomodo che dato che il mio mondo è quello del blog ho preferito affidare a questa nuova e dinamica specie umana la presentazione del mio libro. I blogger hanno parecchi difetti, ma certo ti fanno annoiare meno di qualche professorone con la puzza sotto il naso.

Quindi raccolgo alcuni dei pareri degli amici che già hanno letto il mio romanzo e li inserisco nella prefazione. Poiché lo spazio è comunque limitato e i tempi sono ristretti, mi scuso con coloro che resteranno esclusi dal nostro gioco spero interessante.

Nella foto ho messo dei ragazzi che fanno murales perché i blogger a mio avviso, quando sono schietti, hanno qualcosa della libertà, dell'imprevedibilità e dei mille colori degli artisti da strada.

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