Prefazione on the rocks



Ecco la prefazione dei blogger al mio romanzo di cui parlavo qualche post sotto:

In un primo tempo non consideravo con favore l'idea di una prefazione. Mi pareva un elemento prolisso in cui qualche personaggio più o meno accademico finisce per dire cose più o meno pompose e più o meno noiose sulla tua storia. Però un lettore mi ha fatto rilevare la mancanza di questo elemento del libro e
si sa che il lettore ha sempre ragione. Ho avuto un'idea che mi pare buona. Invece di interpellare il severo personaggio in questione, che tra l'altro non so neppure dove andare a pescare, il mio libro ospiterà una prefazione basata sui commenti di alcuni blogger. Secondo me potrebbe venirne fuori una cosa più interessante e frizzante e in ogni modo si tratterebbe di un gioco. Infine il blog è stato il mio mondo negli ultimi due anni e non può sembrar strano che io mi rivolga a esso. Viva i blogger, dunque, perché quando sono schietti, a mio avviso, hanno qualcosa della libertà, dell’imprevedibilità e dei mille colori degli artisti da strada.

Francesco Cinque


Il tuo libro ha avuto il tempismo di arrivarmi durante un'influenza che mi ha costretto a letto per quattro giorni. Così, non solo mi sono potuta dedicare alla lettura senza altri pensieri visto che ero in malattia, ma è stato anche un alleato contro la noia. L'ho praticamente letto tutto di un fiato e mi è piaciuto molto. Mi è piaciuta la storia, ma soprattutto i personaggi. Ognuno ha qualcosa di particolare, stravagante e commovente allo stesso tempo. Dal maniaco, a Teresa, al barbone dalla dubbia nazionalità, fino alla dottoressa che porta il mio nome. Bellissime le considerazioni sull'amore. Spero che ti diano la possibilità di pubblicare ancora.
Simona: http://corrosempre.blog.tiscali.it

Ho appena finito di leggere il romanzo. Il libro è davvero incisivo, si legge con pathos, che hai saputo trasmettere fin dalle prime righe. La descrizione dei dettagli femminili, così minuziosa e intimistica, denota un occhio attento e sensibile. Mi è piaciuta la scelta di non nominare il personaggio principale maschile [in realtà un nome ce l’ha NdR], ma solo caratterizzarlo fortemente sul piano psicologico: un nome sarebbe stato troppo comune per un uomo che di comune non ha nulla. Infatti lui è solo il numero che sta sulla pedana al terzo capitolo. La sua abitazione scarna con la brandina recuperata, il suo alcool scadente, stride con lo spessore di un liceo fatto da ragazzo e questo lascia molto spazio all'immaginazione sui possibili retroscena che possono averlo condotto in questo baratro. Poi la protagonista, Teresa, un nome che ti entra dentro le orecchie, sottolineato in un passaggio con un corsivo che attira, come la sua gestualità, il sorriso beffardo e la tosse stizzosa. Sembra quasi di vederla nella stanza muoversi. Il Finale lascia un bel sapore perchè hai saputo fino alla fine regalare una tensione continua. E sono già prenotata per il prossimo.
Fantaghirò: http://fantaghiro.blog.tiscali.it/

Ieri mattina è arrivato il libro e ieri pomeriggio l'avevo già finito. all'inizio ho pensato che stavi messo male te e il tuo romanzo. :) Poi più leggevo e più mi piaceva e m'intrigava... mazza quante botte!! Menomale che c'era Teresa col cannone altrimenti appeso ci rimaneva. L'atto d'amore non ha confini e te sei un grande romanziere! Ne è valsa la pena di leggerlo.

Indio: http://invisibili.blog.tiscali.it

Bene, il libro l'ho trovato scorrevolissimo, alla [qui si fa il nome di uno scrittore americano ammirato e vendutissimo, paragone che sembra eccessivo NdR], originale e mi è piaciuto molto. Sei riuscito a dare un'anima a uno stupratore, inimmaginabile nella realtà quotidiana dove troppe donne soffrono per gli abusi sessuali di individui orribili, ma sei stato credibile a tal punto che nel finale mi sono commossa. Leggendo poi posso dirti di aver ritrovato "sfumature di blog".

elle: http://lelli.blog.tiscali.it

L'amore che si respira nel libro è un po' particolare non è l'amore a cui noi tutti siamo abituati non è l'amore fatto di sesso, di dolcezza, di abbracci, di lusinghe, di tenerezza. E' l'altro, quello "meno normale", quello che sai che non potrai mai ricambiare nemmeno se vivessi altri cento anni. Come dice bene l'uomo senza nome nelle ultime pagine del libro, "te lo dico io cosa è l'amore, quello vero quello che ti annienta qui dentro, l'amore è quando ti pare di aver ricevuto un dono". La storia è dolorosa. La storia è maledetta. La storia è di difficile comprensione. La storia è una gran bella storia con un finale inatteso. L'uomo senza nome fa quasi tenerezza alla fine, e io mai avrei immaginato dopo la prima pagina di poter provare un sentimento simile. Il libro è un libro che impieghi un po' a capire, ma che quando finalmente lo fai ti liberi da preconcetti e da pregiudizi.

Celia Sanchez: http://radioribelle.blog.tiscali.it

Atto d'amore. Sembra quasi la premessa per uno di quei romanzi rosa che tanto piacevano alle nostre nonne. Chi si attende un romanzo leggero ed ironico, intriso di sentimentalismo, sbaglia. Non è così. Tutt'altro. L'impatto con la storia è duro e sconvolgente. E' un romanzo fuori dagli schemi, di tutti quelli (forse centinaia) che ho letto finora. Se da questo libro si traesse un film, (e penso che sarebbe molto interessante), sarebbe un film vietato ai minori. Difficile definire l'anonimo odioso protagonista, uno psicopatico? Probabilmente no, perché è incredibilmente lucido. Uno psicotico? Forse. Di sicuro un uomo vuoto e del tutto amorale. Non ha amici. Non ama nessuno e neppure sé stesso. E' un violento, un drogato, uno stupratore seriale. Eppure una donna, che l'ossessiona con la sua bellezza, con il suo carattere fortissimo e con comportamenti apparentemente al limite della follia, riesce a destare qualcosa nel groviglio contorto della mente del protagonista. Che cosa? Qual è l'atto d'amore? Starà al lettore scoprirlo nelle ultime allucinanti pagine del libro.

Sergioberto: http://sergioberto.blog.tiscali.it

Atto d'amore è un libro che coinvolge. Crudo e violento ma vero, fino in fondo. Un libro scritto dall'ottica del cattivo, riesce a farti immergere nel suo buio e trascinarti dentro senza farti respirare, fino a farti tifare per lui, perchè lui ti farà capire qualcosa che spesso i nostri occhi non vedono. Per me scoprire Francesco Cinque è stato un immenso piacere, ancora più immenso nel farlo pubblicare.

Mariella: http://schizofrenieletterarie.blog.tiscali.it

Un romanzo la cui lettura toglie il fiato. Oltre il buio tocchi l'amore, un amore che oltrepassa i canoni comuni...

Cleide: http://cleide1967.blog.tiscali.it

1 commento:

  1. oggi mi e' arrivata la mail della presentazione!
    tra l'altro con scritto che avevi fatto fare la presentazione con i commenti dei blogger!
    E' bello questa cosa perche' e' come sentirsi una grande famiglia!
    Grande Mio Capitano!!!!!!!!!

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