Mi piace scrivere



Vorrei correggere un piccolo equivoco in cui potrebbe essere incorso qualche mio conoscente leggendo certe mie dichiarazioni ironiche. A me piace scrivere. Mi piace molto. Scrivo alcune ore al giorno e soprattutto mi piace revisionare con cura i miei lavori, che siano post o storie di narrativa. Anche dopo aver finito un post o una storia, vago come un falco sui miei paragrafi per cercare come migliorarli, come sintetizzarli, come trovare un sostantivo o un verbo più efficace per esprimere un concetto. Sono soddisfatto quando riesco a eliminare frasi o parole che in una prima stesura avevo giudicato irrinunciabili, quando trovo il termine giusto, proprio quello lì che esprime il concetto che avevo in mente. E la soddisfazione è ancora maggiore quando quel termine ha un’espressività popolaresca, un suono di tutti i giorni. In realtà quando scrivi è come se tu risolvessi un cruciverba, gioco di cui sono appassionato; devi sistemare le parole giuste nella giusta sequenza. Non è facile, ovviamente. E ci vuole molto lavoro. E puoi affrontare quel notevole dispendio di energie mentali solo se ti piace ciò che fai. Solo se l’azione di creare una storia o un articolo ti gratifica. E’ la stessa cosa di quando giochi a pallone in una squadra, a pensarci bene. Puoi avere soldi e successo inseguendo una palla per un campo di calcio, ma devi allenarti e sacrificarti e se non ti piace provare l’ebbrezza del gol devi appendere le scarpette al chiodo.

Nessun commento:

Posta un commento